Cari arburesi,
oggi celebriamo l’anniversario della nostra Repubblica, 2 giugno del 1946, data fondamentale della nostra storia dove gli italiani e, per la prima volta le italiane, attraverso lo strumento del voto, decisero la nuova forma di Governo dell’Italia e affidarono all’Assemblea Costituente il compito di scrivere la nuova Costituzione.
L'Italia scelse la Repubblica.
Il referendum di allora fu il primo passo per la rinascita morale e materiale del nostro Paese. La vittoria della Repubblica segnò la fine della Monarchia e l’inizio di una nuova stagione politica e sociale con l’entrata in vigore della Costituzione il 1° gennaio del 1948.
Un testo che non appartiene al passato, ma è ancora attuale ed è proprio in quei principi e quei programmi che, a distanza di oltre settant’anni, mantiene intatta la sua forza, la sua modernità e la sua attualità.
Ed è proprio come fecero mirabilmente i padri costituenti che allora vennero chiamati a dare una risposta concreta alle aspirazioni di progresso della società italiana, che dobbiamo ispirarci e trarre forza per affrontare le crudeltà del nostro tempo.
Quelle crudeltà che oggi sono rappresentate dal grido di sofferenza che si leva da tante parti del mondo, una crisi umanitaria che sta colpendo famiglie e bambini e per le quale non possiamo restare in silenzio. I valori di libertà, pace e democrazia che ci contraddistinguono, ci impongono di unirci al grido di chi chiede un impegno concreto alla cessazione delle atrocità.
Questo significa celebrare oggi la Repubblica, affinché la nascita della nostra Carta costituzionale che sanciva la nostra Repubblica come la casa di tutti, fondata sulla democrazia, sulla libertà e sulla dignità delle persone, non siano solo parole.
Buon 2 giugno a tutti.
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Ultimo aggiornamento
02 Giugno 2025