Chiarimenti non attivazione servizio di ristorazione per il rientro pomeridiano della scuola primaria

Quest'anno sono stati programmati ed eseguiti lavori edili e impiantistici interni (terminati il 10 di settembre) consistenti in:

- adattamento e sostituzioni impianti servizi igienici alunni e docenti;

- risanamenti murali derivanti da umidità localizzata e successiva tinteggiatura;

- sostituzione infissi;

- verifica e riparazioni sistemi illuminotecnici;

- pensiline esterne per riparo dalle piogge;

- infiltrazioni copertura;                                                                                                    

- pulizia piazzali esterni e diserbo;

Nonché 30 ore di pulizia interna del plesso scolastico, a carico del comune

Il 2 luglio abbiamo bandito l’avviso servizi scolastici - ristorazione scolastica e trasporto scolastico a.s. 2024/2025, necessario per avere conoscenza del numero di utenti che avrebbero aderito ai due servizi, avviare le forme di organizzazione con chi materialmente li esegue, adattandoli ed aggiustandoli a seconda delle specifiche esigenze richieste dalle famiglie.

A fine agosto, per le vie brevi, la scuola comunica che il servizio mensa, mancando della disponibilità di collaboratori ed essendo per legge previsto solo per il tempo pieno e prolungato, non verrà attivato. Segue l’ulteriore informazione sugli orari di uscita del turno pomeridiano del martedì e del giovedì.

A seguito della programmazione didattica e della comunicazione su esposta, l’amministrazione comunale, attiva:

• Il servizio mensa per l’infanzia ad un costo di 55.000 euro ed una contribuzione utente pari a circa il 30%;
• Il trasporto scolastico secondo gli orari di ingresso e uscita previsti normalmente e quello pomeridiano per portare i ragazzi a casa a fine lezione (ore 13) e riportarli a scuola dopo la pausa pranzo per le ore 15, con una spesa aggiuntiva di 35.000 euro rispetto al normale costo del servizio; diversamente dagli altri anni il servizio, per andare incontro alle esigenze delle famiglie, viene esteso anche al rientro del martedì;

Nonostante il potenziamento del servizio di trasporto alcune famiglie, per problematiche legate ad aspetti lavorativi, hanno rappresentato la necessità di poter accedere al servizio di ristorazione non programmato dalla scuola. Il sindaco organizza un incontro alla presenza dei genitori e del dirigente scolastico.

Nell’incontro, la proposta del sindaco, anche su parere degli stessi genitori, prevede di poter consumare un “panino portato da casa”, intendendo con ciò nell’accezione più generale una merenda completa ma di agevole consumazione, ed ancora la possibilità che l’amministrazione comunale si facesse carico di una quota del costo del personale educativo per il solo giovedì dalle 13.30 alle 15.00, in aule didattiche e non, e mettesse a disposizione ulteriori risorse umane per la pulizia dei locali. Le aule da utilizzarsi sono quelle impiegate lo scorso anno e quelle all’occorrenza necessarie.

La riunione termina con l’impegno dell'ente di comunicare alle famiglie, nel termine massimo di due settimane, i risultati delle possibili soluzioni ottenute a seguito delle interlocuzioni con i diversi operatori economici gestori dei servizi pubblici.

Ebbene, dopo aver sentito le proposte fatte dal sindaco alle famiglie le inseriscono nella richiesta di consiglio, facendole loro. Della riunione e’ stato redatto, dall’ufficio preposto, un sintetico verbale che per ogni consentita verifica, conferma quanto sopra scritto.

Ora ci chiediamo: chi dovrebbe partecipare al consiglio se l’amministrazione ha già incontrato le famiglie interessate con impegno ad una nuova assemblea dopo due settimane?

Ocorre fare chiarezza anche sulla sentenza della cassazione, pubblicata nell’articolo dell’unione sarda, che fa riferimento all’autorefezione, ossia l’introduzione di pasti portati da casa con un servizio mensa attivo e riferito al tempo prolungato o tempo pieno. Nulla a che vedere con quanto proposto non essendoci alcun servizio mensa attivo per tale ora e come detto dalla istituzione scolastica, non obbligatorio. Riteniamo che il progetto ludico-ricreativo proposto, che include la merenda preparata dalle proprie mamme, in spazi scolastici richiesti dall’ente alla scuola per queste sole finalita’, sia una scelta percorribile e dalle famiglie condivisa.

La l.r. 31/84, all’art. 6. (scuola dell'obbligo) recita:

     nel settore della scuola dell'obbligo, ………., le province, i comuni, ……… Sentiti gli organi collegiali, attuano i seguenti interventi:

a) servizio di trasporto, da realizzarsi sia mediante facilitazioni di viaggio sui mezzi di linea ordinaria sia mediante l'eventuale acquisto degli appositi mezzi e la loro gestione.

b) servizio di mensa, al fine di favorire le iniziative di sperimentazione di tempo pieno e di tempo prolungato;

Dunque solo quando la scuola attiverà una sperimentazione seria del tempo pieno o prolungato il comune avrà l’obbligo di attivare il servizio mensa.

Si prosegue con la proposta fatta alle mamme, con l’unica differenza che dopo l’impegno assunto dall’amministrazione, sono state individuate, con variazione da approvarsi, le somme che consentiranno di farsi carico dell’intero costo del personale per il progetto ludico ricreativo proposto, e la pulizia delle aule utilizzate a tal scopo.

A breve verranno comunicate con pubblicazione sul sito istituzionale le graduatorie per l’accesso al servizio, rammentato che la stessa è stata firmata in applicazione dei criteri della delibera di Giunta n. 76 del 24/06/2024.